Le stagioni delle scelte

Lodovico Meneghetti. Architettura e scuola

a cura di

Tra architettura e politica, insegnamento universitario e militanza intellettuale, lestagioni di Lodovico “Lodo” Meneghetti ricostruiscono, nella testimonianza dei protagonisti (dal racconto in prima persona dello stesso Meneghetti alla voce di amici e di allievi, collaboratori, architetti, politici, intellettuali), i tasselli di un impegno eclettico che abbraccia l’intera parabola dell’Italia repubblicana, sempre attraversato da una forte tensione ideale e civile.
Nato a Novara nel 1926, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, Meneghetti opera nella città natale e poi, dal 1963, a Milano, progettando e realizzando opere di urbanistica, architettura, arredamento e design con Vittorio Gregotti e Giotto Stoppino: l’esperienza del giovane studio novarese rappresenterà un significativo punto di svolta negli anni Cinquanta e Sessanta, ma nello stesso periodo “Lodo” sarà anche amministratore pubblico, sempre a Novara, guidando la fase di modernizzazione della città piemontese. Negli anni Settanta Meneghetti sceglierà di dedicarsi pienamente e definitivamente all’attività universitaria, iniziata qualche anno prima e praticata con grande passione. Professore ordinario di Urbanistica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, quindi direttore dell’Istituto di Urbanistica, la sua ricerca si orienta verso una ridefinizione del rapporto fra città e campagna, fra architettura e paesaggio, e verso l’idea di una metropoli milanese policentrica, strutturata da un’urbanistica e da un’architettura vitali perché strettamente unite. Attento agli esiti della didattica, Meneghetti è autore di saggi e interventi sui problemi del territorio, della città, dell’abitazione, sulla cultura architettonica e urbanistica, sui problemi della scuola e delle amministrazioni, scritti in cui traspare la non comune vastità della sua cultura, nutrita da competenze musicali e artistiche.
Il volume si apre con un itinerario autobiografico di Meneghetti, seguito da una serie di riflessioni di personalità del mondo della politica e della cultura: Guido Canella, Daniele Vitale, Antonio Monestiroli, Fausto Bertinotti, Emilio Battisti, Massimo Fortis, Cesare Bermani, Pierluigi Benato, Sergio Rizzi, Sergio Brenna, Leo Guerra, Georg Josef Frisch, Federico Bucci, Giancarlo Consonni.

Daniele Vitale è professore di Composizione architettonica presso il Politecnico di Milano e ha insegnato presso diverse università straniere. Dal 2000 è coordinatore del dottorato di ricerca in Composizione architettonica del Politecnico di Milano. Ha collaborato con alcuni maestri dell’architettura italiana, lavorando con Ignazio Gardella ad alcuni progetti e con Aldo Rossi nell’università e a due mostre della XV e XVI Triennale di Milano. È autore di progetti per città italiane e straniere e ha realizzato edifici residenziali, piazze, restauri. Al lavoro di progettazione ha sempre affiancato studi di carattere teorico e critico, pubblicando saggi e curando riviste e collane editoriali.

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