La storia del Partito comunista di Padova è la storia di migliaia di persone che si sono impegnate per migliorare le condizioni di vita delle classi più deboli, per affermare i diritti dei lavoratori, per costruire una società democratica.
Le principali fasi della vita del partito padovano sono qui ripercorse dalla sua fondazione, nel 1921, fino allo scioglimento nel 1991, attraverso la testimonianza diretta dei documenti d’archivio. Una vicenda che si snoda dalle origini alle persecuzioni durante il regime fascista, dalla clandestinità alla Resistenza e alla nascita della democrazia. Il Pci di Padova si batte per i diritti sociali e per l’emancipazione delle donne, organizza campagne per la pace e a favore dei popoli oppressi, combatte contro l’eversione neofascista e contro il terrorismo rosso, per la difesa della Costituzione e contro la corruzione.
In questo articolato percorso, le vicende locali si intrecciano con quelle nazionali: vengono esaminati i dibattiti interni al partito, i congressi come momenti di discussione e di elaborazione politica, gli scontri e le divisioni, i rapporti con la città e con il territorio, con i sindacati e con il mondo economico, la formazione dei gruppi dirigenti, le iniziative di propaganda e di conquista del consenso come le campagne elettorali, quelle per il tesseramento e per l’autofinanziamento, in particolare con le Feste de l’Unità.
L’approfondita analisi di Naccarato mette in luce il ruolo determinante del Partito a Padova, puntando l’attenzione sulle importanti azioni svolte per combattere il fascismo e liberare l’Italia durante la Resistenza, per favorire la partecipazione dei cittadini all’attività politica e per rafforzare le istituzioni democratiche.