Quattordici racconti che parlano di sballo, che non è solo lo sballo da discoteca; lì, forse, è solo più evidente. È il superamento di quel limite fisico, psicologico, emotivo che troppo spesso siamo spinti a ignorare. Gli atteggiamenti estremi descritti in questi racconti sono l’espressione di un disagio profondo, che porta i protagonisti non a compiere libere scelte ma ad agire per emulazione.
Un’emulazione che è diventata ricerca di identità e il raggiungimento dell’ebbrezza un modo per uscire da un presente che non si accetta. Insomma, questi racconti ci pongono domande inquietanti, e le nostre abituali risposte non bastano più. Forse siamo ancora in tempo per ascoltare e capire.
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