Il volume è una rigorosa analisi del De natura hominis, opera del filosofo Nemesio di Emesa. Lo studio, concentrandosi soprattutto sui primi capitoli dell’opera, in cui Nemesio discute il modo dell’unione dell’anima con il corpo, si propone di giungere a una complessiva rivalutazione del De natura hominis, tale da gettare nuova luce anche sull’intera produzione del filosofo. In contrasto con una lettura novecentesca decisamente riduttiva, che ha finito per liquidare la figura di Nemesio di Emesa facendone un mero compilatore neoplatonico di dottrine altrui, il saggio mette in risalto l’acutezza e l’originalità dell’antropologia nemesiana. In quest’ottica rinnovata, assume un grande valore l’approccio alle fonti, mezzo privilegiato per delineare, quasi ex novo, un progetto filosofico dai contorni originali, ignorato fino ad oggi dagli studi di filosofia tardo-antica.
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