Il volume su Treviso delinea le fasi di sviluppo dello spettacolo visivo attraverso i nuovi mezzi di riproduzione, offrendo un affresco della vita mondana nella città durante lo spensierato periodo della “Belle époque”. Dal teatro di piazza, dove sono mostrati paesaggi lontani e raccontate tragiche vicende attraverso occhio di lanterne magiche e mondi nuovi, al cinematografo, che rappresenta scene di vita urbana ai borghesi di fine secolo, passando per gli apparecchi con cui si tenta, prima della cinepresa, di rendere il movimento dell’immagine e i panorami, che aprono scorci esotici nelle piazze. Questo prezioso repertorio di figure e illustrazioni, di foto e riprese si manifesta in forme diverse e sempre più ingegnose.
Tempo e passatempo
Pubblico e spettacolo a Treviso fra Otto e Novecento
Livio Fantina è nato a Treviso nel 1940 e si è laureato in Lettere a Padova con una tesi su Francesco Rosi. Attualmente insegna al Liceo Artistico di Treviso. Si è assiduamente occupato dell’attività dei Circoli cinematografici di base, prima come presidente del Cineforum Trevigiano e poi come Segretario nazionale della FIC (1968-1978). Nel comitato di redazione della rivista «Cineforum», ha seguito principalmente i problemi dei rapporti tra associazionismo cinematografico e scuola e i problemi della fruizione culturale nelle sale di paese. Responsabile di numerose iniziative di educazione permanente, ha curato in particolare le tecniche di utilizzazione del cinema nell’acculturazione di base.