Lo spopolamento dei centri minori è una dinamica propria della società odierna che vede nelle grandi città la risposta ai temi della globalizzazione. Eppure le aree interne rivestono un ruolo fondamentale non solo per la tutela del patrimonio storico e culturale e del paesaggio esistente, ma anche per la possibilità di promuovere stili di vita alternativi a quelli metropolitani e di favorire lo sviluppo di modelli economici e sociali innovativi capaci di coniugare tradizione e contemporaneità. I vuoti lasciati dai movimenti demografici sono qui visti come altrettante possibilità di rinascita dei borghi italiani ed esteri attraverso l’analisi dei più significativi casi studio organizzati all’interno di sei diverse strategie: l’ospitalità, la produzione, la cultura, la riconnotazione, la conservazione e la cooperazione. Ne emerge lo stimolo a un dibattito sulla corretta strategia di recupero di tali paesaggi e sul rapporto che questi potrebbero intrattenere con la loro controparte urbana. L’analisi è corredata da un intervento della giornalista di architettura Paola Pierotti, PPAN, e da un’intervista all’architetto Mario Cucinella, che da anni coltiva il tema delle nuove architetture per la riattivazione delle aree interne.
Borghi rinati
Paesaggi abbandonati e interventi di rigenerazione
Carlo Berizzi è professore associato di Progettazione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Pavia. Nella sua attività di ricerca ha approfondito i temi degli spazi collettivi e dei nuovi modelli abitativi. Negli ultimi anni si è occupato anche dei grandi progetti urbani e delle strategie di trasformazione del territorio milanese e della sua regione urbana. Ha fondato nel 2011 l’Associazione culturale GA Milano, che promuove la conoscenza dell’architettura moderna e contemporanea milanese attraverso visite di studio. Dal 2002 collabora con AIM - Associazione Interessi Metropolitani, di cui è presidente dal 2013.
Lucia Rocchelli, laureata in Ingeneria Edile - Architettura all’Università di Pavia, ha studiato presso la London City University e la University of Oregon. Si è occupata di architettura vernacolare tropicale a Mae Sot, Tailandia, lavorando per Agora Architects. Assegnataria di una borsa di studio Deutscher Akademischer Austauschdienst, ha trascorso una breve esperienza professionale a Berlino presso la galleria d’arte contemporanea Rockelmann&. Ha lavorato a Tokyo presso lo studio Satoshi Okada architects per alcuni anni e collaborato alle ricerche di AIM. Dal 2019 vive e lavora come architetto a Zurigo.
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