Fotogrammi e Storia

Immaginare una collana di studi sul rapporto tra “fotogrammi e storia” significa considerare e indagare gli infiniti elementi connettivi che intersecano gli spazi di convergenza tra cinema e fotografia e il loro impatto sulla memoria privata e pubblica, locale, nazionale e internazionale. Dalla preistoria fotocinematografica all’epoca digitale, i due linguaggi mass-mediali possono essere letti come vettori che portano a considerare l’immagine sia come fonte testimoniale e “specchio della realtà” sia come agente storico e occhio pervasivo in grado di influenzare la società contemporanea nel suo modo di percepire il reale.

Attraverso questa iniziativa ci si propone di riportare alla luce una serie di autori, sguardi e linguaggi del cinema e della fotografia ignorati o dimenticati, se non addirittura mai censiti dalla critica o dalla letteratura scientifica. Tale linea di ricerca prevede forme d’indagine analitiche e approfondite attraverso cui recuperare materiali perduti e racconti visivi che non sono riusciti a entrare nell’immaginario collettivo. Una nuova modalità di concepire e modulare la microstoria che, attraverso lavori di scavo di tipo quasi archeologico, può diventare anche micron-storia e portare alla scoperta di informazioni di difficile reperibilità in altre fonti cartacee o visuali.

Il progetto editoriale intende indagare anche autori più conosciuti che necessitano di studi maggiormente approfonditi in termini di analisi e revisione complessiva della loro opera. Dal punto di vista di una rigorosa ispezione laboratoriale, le fonti fotocinematografiche saranno esaminate “fotogramma per fotogramma” nel tentativo di ricomporre la complessità del loro contributo estetico-artistico, etnografico e ideologico alla determinazione del tessuto immaginativo di uno specifico territorio antropomorfico.

Al centro di tale duplice modalità d’indagine si pone la dimensione biografica di autori che, grazie a prerogative di indiscutibile unicità caratteriale (si parla soprattutto di coraggio e di forza morale ed etica nell’affrontare le loro avventure professionali), hanno saputo farsi testimoni e interpreti diretti delle trasformazioni dell’identità collettiva nella storia contemporanea.

La collana sarà declinata in tre tipologie di monografie: dedicate a fotografi, a cineasti, a personalità ibride che si sono espresse in entrambi i linguaggi mediali. Questa iniziale ipotesi progettuale è pensata per immaginare i diversi volumi della collana come componenti di un unico grande racconto. Come elementi mobili di una polivalente ricerca che dovrà far riscoprire la caleidoscopica ricchezza delle convergenze e divergenze che segnano le collettività nazionali e internazionali, basandosi soprattutto sulla ricostruzione di microcosmi etno-identitari simbolici e rappresentativi.

direzione: Mirco Melanco, Romina Zanon
comitato scientifico: Gabriele D’Autilia (Università di Teramo), Stefano Leoncini (Université Côte d’Azur), Serge Milan (Université Côte d’Azur), Manlio Piva (Università di Padova), Christel Taillibert (Université Côte d’Azur), Carlo Alberto Zotti Minici (Università di Padova)

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