Giuseppe Samonà e la “scuola di Venezia”: che cosa rimane oggi di questo connubio nell’architettura italiana? La matrice classica dell’idea di architettura, alla quale Giuseppe Samonà si è consegnato in sessant’anni di attività, ha determinato nella figura del maestro siciliano una “appartenenza imperfetta” alla modernità, una forma particolare di resistenza nei confronti degli assunti più radicali delle Avanguardie novecentesche e un costante richiamo alla tradizione, a un “classicismo” irriducibile alla genesi gotica di Venezia. I diversi contributi presenti nel libro, suddivisi nelle sezioni Saggi critici, Frammenti e letture, Testimonianze, ripercorrono la parabola umana e professionale di Samonà, avviando una riconsiderazione complessiva della sua eredità culturale e del significato assunto dalla “scuola di Venezia” nel panorama architettonico italiano.
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