Il Comandante Salvatore Todaro (1908-1942)

Cittadino di Chioggia

a cura di

Quella di Salvatore Todaro (1908-1942) è la storia di un giovane che per tradizione familiare sceglie la carriera militare in marina. Lo fa con impegno tutto particolare, con dedizione, disciplina e anche tanta curiosità di sperimentare situazioni sempre nuove. Passa dalla classica nave militare agli idrovolanti, ai sommergibili, ai MAS (motoscafi armati siluranti). La sua vita è contrassegnata da storie avventurose che lo coronano come un vero e proprio eroe. Le sue imprese rimbalzano anche nelle cronache internazionali. Per i suoi gesti clamorosi merita una serie di medaglie (una d’oro alla memoria, tre d’argento, due di bronzo) e riconoscimenti. Il primo è quello del salvataggio dei naufraghi dei piroscafi colpiti dai siluri del suo sommergibile. Il secondo, quello della plateale beffa nel Mar Nero nella baia di Sebastopoli, in cui di notte fa cospargere le acque di barattoli col coperchio tricolore contenenti la scritta «non contiene esplosivo». Ma quel che più impressiona di questo personaggio sono i valori morali che lo animano anche nella brutalità della guerra: «Il marinaio combatte contro le navi nemiche – afferma – non contro gli uomini».
È diventato personaggio universale per il salvataggio di soldati nemici. La risposta a chi lo definiva ironicamente un “don Chisciotte del mare” è stata che un italiano non può dimenticare di avere 2000 anni di civiltà alle spalle e che un uomo di mare ha il dovere di salvare vite umane in pericolo.
Di padre siciliano, Todaro si è formato e radicato a Sottomarina diventandone un suo figlio. Sottomarina lo ha considerato un proprio eroe e negli anni ’50 del ’900 ne ha fatto una figura di riferimento per la nuova identità turistica che andava maturando. Una piazza e una scuola ne ricordano il suo nome.
Nell’occasione della ricorrenza dell’ottantesimo della morte di Salvatore Todaro, comandante della Regia Marina Italiana, gli viene dedicato il presente volume, dove i saggi di Sergio Ravagnan e Pier Giorgio Tiozzo Gobetto tracciano il suo percorso di ufficiale della Regia Marina, descrivendo in maniera dettagliata le azioni militari e di soccorso compiute, e danno evidenza al suo legame con Sottomarina dove è venuto ad abitare e dove trascorse gli anni dell’infanzia e della giovinezza. Questo primo importante contributo dovrà trovare completamento, attraverso l’esame di pubblicazioni e il reperimento di fonti archivistiche, con la ricostruzione del pensiero culturale e politico di Salvatore Todaro.

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