La nuova generazione delle nostre sale cinematografiche ha conosciuto una radicale trasformazione: Andrea Viviani è tra gli architetti italiani che sembrano aver bene compreso questo cambiamento e provato a dargli una forma. I suoi multiplex, presentati nel volume, sono stati realizzati tra il 1999 e il 2005 in città come Padova, Trieste, Udine e Treviso, e riescono a vivere, facendole proprie, dinamiche in cui convergono la fantasia, il mito e frammenti di realtà: strutture colorate, pop e a tratti surreali, che dimostrano come la ricerca architettonica non abbia confini. L’uso disinibito del colore, i disassamenti geometrici, le contaminazioni grafiche avvicinano il linguaggio di Viviani più alle attuali tendenze dell’architettura olandese (ma anche a certe realizzazioni di Willian Alsop) che al panorama nazionale contemporaneo.
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