L’opera di Mart Stam (1899-1986), architetto olandese tra i più emblematici protagonisti del Novecento, sembra stabilire un rapporto “etico” con il reale, nel tentativo di coniugare l’architettura con la peculiare condizione umana dettata dalla grande stagione della modernità. Stam seppe guardare all’evoluzione delle tecniche e dell’industria delle costruzioni interpretando i bisogni collettivi, ponendo attenzione sulle responsabilità sociali dell’architetto e sulle conseguenze pratiche del suo operare.
Gli otto progetti presentati in queste pagine, elaborati da studenti e ricercatori dell’Università Iuav di Venezia e della Facoltà di Architettura dell’Università di Münster, sono stati realizzati tra il 1924 e il 1933, in un periodo cruciale per il ruolo delle avanguardie storiche come quello compreso tra le due guerre.
Stam – lavorando a più riprese in Germania, Svizzera, Olanda e Unione Sovietica – fece dell’architettura la sua “patria” ideale, dedicandosi alla progettazione globale ad ogni scala del progetto, dal design dei mobili alla pianificazione urbanistica delle città sovietiche, dalle residenze, come il Weissenhof di Stoccarda o il quartiere Hellerhof a Francoforte, alle grandi infrastrutture e attrezzature della città moderna, come la stazione Cornavin di Ginevra.
Architetture di Mart Stam. 1924-1933
Disegni modelli interpretazioni
Armando Dal Fabbro insegna Composizione architettonica e Urbana presso lo Iuav di Venezia. Dal 2001 è membro del Collegio docenti del Dottorato di ricerca in Composizione architettonica. Ha insegnato alle Facoltà di Architettura di Trieste e di Cesena. È stato visiting Professor presso la Facoltà di Archtettura dell’Università di Cordoba (Argentina), l’Istituto di Progettazione architettonica del Politecnico di Cracovia e la MSA (Münster School of Architecture) dell’Università di Münster (Germania). I suoi interessi si muovo attraverso l’indagine interpretativa e la critica operativa delle opere del movimento moderno e di alcune particolari esperienze del razionalismo italiano in relazione alle vicende urbane riferite alla costruzione della città moderna e alle trasformazioni della città contemporanea.
Patrizio M. Martinelli, laureato in Architettura presso lo Iuav con Gianugo Polesello, dal 1999 svolge attività didattica e di ricerca insieme ad Armando Dal Fabbro nei Laboratori di Progettazione del claSA e del claMARC (indirizzo Costruzione) dell’Università Iuav di Venezia e in quelli della Münster School of Architecture. Fra il 2006 e il 2008 ha collaborato ai Laboratori di Progettazione della Facoltà d Architettura “Aldo Rossi” di Cesena e della Facoltà di Architettura dell’Università di Parma. Dal 2007 partecipa alla ricerca MIUR “Requisiti di qualità nella costruzione dell’ambiente e degli edifici”, i cui esiti sono pubblicati in La casa. Forme e ragioni dell’abitare, a cura di Luciano Semerani (Milano 2008). Nel 2010 consegue il titolo di Dottore di ricerca in Composizione architettonica presso l’Università Iuav di Venezia.
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