“Piccolo Ospedale di Zona” è la definizione dell’Ospedale di Larino in Molise, progettato e realizzato nell’arco di trent’anni. Opera che bene riflette quell’integrazione
tra progetto e luogo, tra innovazione e cultura natia, tra architettura e paesaggio che contraddistingue il pensiero e l’attività di Valeriano Pastor. Prendendo a modello il progetto di Le Corbusier per l’Ospedale di Venezia, Pastor con i suoi fraterni collaboratori locali – Vitiello, Berchicci, Ferrauto e Ferri – delinea una struttura a misura di medico e di paziente. Un impianto efficace, che rispecchia le esigenze del personale e si inserisce nel contesto preesistente in maniera innovativa ma allo stesso tempo armonica. Il volume, attraverso le parole dello stesso Pastor, illustra l’esito, i modi di fare, progettare e costruire che hanno portato alla messa in opera di uno dei lavori
più esemplificativi della carriera dell’architetto.
Dell’Ospedale di Larino
Una lettura in breve
Valeriano Pastor, architetto e docente, inizia la propria carriera nel 1955 laureandosi in Architettura presso lo IUAV con Giuseppe Samonà. Il legame con l’Istituto lo porta a diventare prima assistente ai corsi tenuti da Franco Albini e Giuseppe Samonà, poi docente di ruolo e infine rettore nel corso degli anni Ottanta. All’attività accademica, Valeriano Pastor affianca da subito la progettazione architettonica, che riceve i primi stimoli negli anni Cinquanta grazie alla collaborazione con Edoardo Gellner e Carlo Scarpa; più avanti con Ignazio Gardella e definitivamente con Giuseppe Samonà. Sono questi incontri a segnare in modo importante la vita professionale e culturale di Pastor, irrobustendo il suo procedere e la sua crescita. La progettazione di nuovi edifici e alcuni interventi di restauro occupano gran parte della sua produzione architettonica: dall’ideazione di case e ville private a importanti incarichi pubblici, dentro e fuori i confini regionali, come il Nuovo Ospedale di Larino, i ripetuti interventi alla Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia. Numerosi anche i progetti riservati all’arredamento e all’architettura degli interni e ai piani urbanistici che comprendono specifici studi sui caratteri del paesaggio.