Con oltre un millennio di vita, l’ordinamento giuridico della Repubblica di Venezia, le sue leggi e il suo assetto costituzionale non potevano non influenzare le regole del mondo contemporaneo. E infatti, il diritto della Serenissima ha ispirato principi e istituti oggi largamente condivisi. Tuttavia, a differenza del diritto romano, da secoli oggetto di studi, il sistema di leggi veneziano sembra essere vittima di un oblio ingiustificato quanto inspiegabile.
Questo volume intende riportare alla luce alcuni dei principi dell’insieme delle leggi di Venezia, soffermandosi in modo particolare sull’ambito sociale – welfare, diritto agrario e idraulico, credito mutualistico –, con lo scopo di descrivere i punti di svolta che hanno portato a istituti giuridici oggi considerati ovvi, ma che sono state tappe fondamentali, se non rivoluzionarie, nel cammino del diritto.
Il “mito di Venezia” è tale anche perché fondato su un “mito giuridico” senz’altro meno appariscente, ma non per questo meno monumentale, matrice profonda su cui la Repubblica si è costruita ed è diventata grande, illuminata da una città capitale di uno splendore unico al mondo.
Diritto veneziano vigente
Ivone Cacciavillani, avvocato del Foro di Venezia dal 1956, esercita la professione forense; molto attivo nella pubblicistica giuridica con testi monografici e interventi su riviste di materia, si interessa di storia e cultura venete con particolare attenzione alla storia delle istituzioni e del diritto della Serenissima. Ha promosso il sodalizio tra l’Ordine distrettuale degli Avvocati di Venezia e l’Ateneo Veneto per l’istituzione di un corso stabile di Diritto veneziano. Per Il Poligrafo ha pubblicato: L’articolo due. Partecipazione e solidarismo nella Costituzione (2014).
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