L’attenzione alla geometria progettuale, il rigore metodologico, il confronto con esperienze internazionali e la capacità di rileggere la tradizione alla luce del problema dell’invenzione hanno contraddistinto negli anni l’operato di Gianugo Polesello (1930-2007), allievo di Giuseppe Samonà e Ignazio Gardella, personalità eminente della Scuola di Venezia, architetto, docente universitario di grande impegno civile e politico. Ripensare senza costrizioni temporali il problema della composizione architettonica in relazione alla città e al territorio rappresenta il nodo principale che emerge dalla lettura dei suoi Quaderni, oggi conservati presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia. La stesura di queste preziose testimonianze, collocabile tra il 1963 e il 2005, coincide con un momento significativo della Scuola di Venezia; i 121 quaderni, che accompagnano e rendono visibili le riflessioni di Polesello lungo gli anni della ricerca e dell’insegnamento, gettano luce su alcuni aspetti di essenziale importanza. Il rapporto tra teoria e pratica, la costruzione di architetture per mezzo di architetture, la relazione tra i singoli elementi in un processo di ripetizione, combinazione, montaggio, la ricerca di un sistema generale, la traduzione di nuovi equilibri compositivi in paradigmi, l’attenzione allo spazio fisico della città rappresentano alcune delle tematiche principali. All’indagine su questi aspetti si aggiungono schizzi e disegni, appunti scaturiti da letture, viaggi, esperienze didattiche e di ricerca, nonché alcune riflessioni sulla dimensione civile dell’architettura, in modo particolare nella serie di autoritratti, di architetture in corpore. Queste pagine consentono al lettore di scoprire alcuni risvolti, rimasti finora inediti, del “pensiero di ricerca” di Polesello, offrendo una rinnovata chiave interpretativa della sua opera.
Gianugo Polesello
Dai Quaderni
Gundula Rakowitz, architetto, dottore di ricerca, è ricercatrice in Composizione architettonica e urbana presso l’Università Iuav di Venezia e membro del Consiglio del curriculum in Composizione architettonica della Scuola di dottorato Iuav. In collaborazione con le strutture dell’Archivio Progetti cura l’ordinamento e l’inventariazione del Fondo Gianugo Polesello. Tra i temi affrontati in vari scritti e ricerche ministeriali, partecipando a convegni nazionali e internazionali: mimesis et inventio in Aldo Rossi, Otto Wagner, Bruno Taut, Roland Rainer, Margarete Schütte-Lihotzky, Emilie Winkelmann, Guido Canella, Oscar Niemeyer e Johann Bernhard Fischer von Erlach. L’attività progettuale testimonia l’impegno sul versante del progetto urbano e su quello del progetto architettonico, tra cui la collaborazione alle ultime opere di Gianugo Polesello. La sua ricerca è attualmente rivolta sia al tema urbano dei theatra mundi di Istanbul, Venezia e Vienna, sia al tema compositivo dello Zwischenraum nel suo carattere pluriscalare. Vive e lavora tra Venezia, Vicenza e Vienna.
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