In un “dopoguerra letterario” dai nebulosi contorni, l’opera di Giovanna Zangrandi (1910-1988), pseudonimo della scrittrice emiliana Alma Bevilacqua, è destinata a occupare un posto di rilievo. Personalità complessa, la giovane Alma sceglierà di vivere tra le montagne del Cadore e con la partecipazione alla Resistenza si compierà la sua definitiva metamorfosi da ragazza di pianura in «cadorina di adozione, valligiana al cento per cento», con la scoperta di una sempre più forte vocazione alla scrittura. In queste pagine viene riproposto il suo libro forse più importante, I Brusaz che, pubblicato nel 1954 per la prima volta nella collana “La Medusa degli Italiani” di Mondadori, otterrà il Premio Deledda. È il romanzo della montagna, della povertà, della solidarietà femminile, ma soprattutto è il romanzo di Sabina, figura di arcaica madre-regina, che balza fuori vigorosa da una storia «di miseria, fame, disonore».
I Brusaz
Antonia Arslan è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È Distinguished Visiting Professor alla Fordham University di New York e tiene seminari e conferenze in molte università europee e statunitensi. Ha pubblicato numerosi libri e saggi, recensioni, traduzioni e articoli su riviste. Si è occupata di letteratura veneta, di letteratura popolare e d’appendice ottocentesca (Dame, droga e galline, 1977 e 1986), di poesia e narrativa contemporanea, di autori del “fantastico”. Ha curato la pubblicazione di diversi carteggi, tra cui quelli di Neera. Attualmente continua la sua ricerca prevalentemente nell’ambito della scrittura femminile tra Otto e Novecento (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ’800 e ’900) e in quello delle traduzioni di testi di cultura armena, storici (tra cui i fondamentali Storia degli Armeni e Storia del genocidio degli Armeni) e poetici (importante la prima traduzione italiana del poeta Daniel Varujan, Il canto del Pane e Mari di Grano). Nel 2004 è uscito per Rizzoli il suo primo romanzo, La Masseria delle Allodole (Premio Selezione Campiello, Premio PEN Club 2005).