Il «Palagio traforato»

La Ca’ d’Oro nella Venezia tra Otto e Novecento

Affacciata sul Canal Grande, la Ca’ d’Oro di Venezia – che Gabriele D’Annunzio  chiamò suggestivamente il “palagio traforato” – è nota per la sua particolare facciata asimmetrica, rivestita di marmi e ornati scultorei un tempo arricchiti dai vivaci colori dell’oro, del blu oltremare e del rosso. A partire dalla metà dell’Ottocento l’edifico è stato oggetto di una rinnovata attenzione, alla quale contribuirono le opere di conservazione e restauro che ne hanno determinato la facies attuale.
In queste pagine sono ripercorse la fortuna critica e la storia delle poco note vicende architettoniche che negli anni hanno trasformato la Ca’ d’Oro da abitazione a museo. Attraverso un’ampia documentazione in parte inedita vengono illustrati i progetti e gli interventi dell’architetto Giambattista Meduna (1845-1849) e del barone Giorgio Franchetti (1894-1916), nonché i lavori di restauro e musealizzazione diretti dall’ingegnere Ferdinando Forlati dopo la donazione dell’edificio allo Stato (1916-1927). Viene così offerta un’interpretazione articolata della storia del palazzo, uno dei più affascinanti edifici veneziani nella cui sregolatezza risiede tutta la sua stupefacente bellezza.

Elisabetta Concina, storica dell’arte, restauratrice e dottore di ricerca in storia dell’architettura, svolge attività di ricerca nell’ambito della storia dell’architettura e del restauro e di docenza a contratto presso le Accademie di Belle Arti di Bologna e Milano. Ha vinto a pari merito la prima edizione del premio letterario “La Calcina - John Ruskin. Scrivere di architettura” (La Ca’ d’Oro da icona monumentale a modello per l’architettura, «Ateneo Veneto», s. III, CCIV, 16/II, 2017). Tra le pubblicazioni più recenti: Lo Studio di mosaico strumento di trasmissione di tecniche antiche e sperimentazioni nuove, in La Basilica di Venezia. San Marco. Arte, storia, conservazione, a cura di E. Vio, (Venezia,Marsilio, 2019); Il «riordinamento» della Ca’ d’Oro (1918-1927), in Le stagioni dell’ingegnere Ferdinando Forlati. Un protagonista del restauro nelle Venezie del Novecento, a cura di S. Sorteni (Padova, Il Poligrafo, 2017); Considerazioni sui Monumenti artistici e storici delle provincie venete di Pietro Selvatico e Cesare Foucard, in Pietro Selvatico e il rinnovamento delle arti nell’Italia dell’Ottocento, Atti del convegno di studi, a cura di A. Auf der Heyde, M. Visentin, F. Castellani (Pisa, Edizioni della Normale - Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2016); The conservation of the Church of the Nativity in Bethlehem and the preliminary restoration project of the decorated surfaces (con N. Santopuoli e S. Sarmati), in The Church of the Nativity in Bethlehem: an interdisciplinary approach to a knowledge-based restoration, edited by C. Alessandri («Journal of Cultural Heritage», vol. 13, issue 4, Supplement, 2012).

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