La chiesa di Sant’Andrea di Mantova ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione in area lombarda del linguaggio archittettonico di Leon Battista Alberti, divenendo polo di significativa attrazione culturale per i territori limitrofi. Un riconoscimento unilaterale del magistero albertiano rischia tuttavia di occultare l’intrinseca ricchezza della cultura lombarda, nell’ambito della quale si stratificarono novità di rilievo già nel corso del XV secolo. L’analisi di un piccolo gruppo di chiese edificate in territorio lombardo tra la seconda metà del XV secolo e il primo decennio del Cinquecento – lette in passato come testimonianze esemplari della “fortuna” del Sant’Andrea di Mantova, in virtù dell’impianto comune a navata unica
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