Viene tracciata in queste pagine, in un vivido racconto in prima persona, la storia professionale di Valeriano Pastor. Un’Autobiografia intellettuale che ripercorre le tappe salienti della sua formazione, le basi teoriche del suo pensare e del suo progettare, l’influenza dei grandi maestri, le importanti occasioni di collaborazione (Gellner, Scarpa, Samonà, Trincanato, Gardella…), gli incarichi accademici all’interno dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, fino all’elezione a rettore dell’ateneo veneziano.
La seconda parte del volume è dedicata al suo progetto forse più intimo: la ristrutturazione dell’Atelier Pastor (2006-2008), il suo studio veneziano. Si presenta come opera matura, una ristrutturazione perfettamente inserita nella realtà veneziana, uno spazio creato sfruttando uno dei tratti distintivi della città: la luce che, con i suoi riflessi sul rio di fronte, diventa elemento strutturale, conferendo luminosità agli spazi, trasfigurandoli.
Dissonanze
introduzione di Margherita Petranzan
Valeriano Pastor, architetto e docente, inizia la propria carriera nel 1955 laureandosi in Architettura presso lo IUAV con Giuseppe Samonà. Il legame con l’Istituto lo porta a diventare prima assistente ai corsi tenuti da Franco Albini e Giuseppe Samonà, poi docente di ruolo e infine rettore nel corso degli anni Ottanta. All’attività accademica, Valeriano Pastor affianca da subito la progettazione architettonica, che riceve i primi stimoli negli anni Cinquanta grazie alla collaborazione con Edoardo Gellner e Carlo Scarpa; più avanti con Ignazio Gardella e definitivamente con Giuseppe Samonà. Sono questi incontri a segnare in modo importante la vita professionale e culturale di Pastor, irrobustendo il suo procedere e la sua crescita. La progettazione di nuovi edifici e alcuni interventi di restauro occupano gran parte della sua produzione architettonica: dall’ideazione di case e ville private a importanti incarichi pubblici, dentro e fuori i confini regionali, come il Nuovo Ospedale di Larino, i ripetuti interventi alla Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia. Numerosi anche i progetti riservati all’arredamento e all’architettura degli interni e ai piani urbanistici che comprendono specifici studi sui caratteri del paesaggio.