Per tutti è noto come il Tempio votivo del Lido di Venezia, ma quello che sorge in Riviera Santa Maria Elisabetta, innalzato su una sorta di prua protesa verso Venezia, presso l’asse viario trasversale dell’isola che ne connette gli opposti fronti acquei, è il solo sacrario militare della città. Un luogo della memoria, che ospita le spoglie dei caduti dei due conflitti mondiali, in particolare della Grande Guerra. La sua storia risale al 1916, quando il patriarca di Venezia fece voto di costruire il Tempio per la salvezza della città, affidando il progetto all’architetto Giuseppe Torres.
Il volume ripercorre la storia di questo importante palinsesto della storia veneziana e italiana, un luogo che è stato al contempo chiesa e sacrario civico, soffermandosi sugli interventi di recupero architettonico che ne hanno permesso di recente la restituzione alla cittadinanza. Storia urbana e sociale, memoria civile e spirito religioso s’intrecciano in questo nobile edificio, che attendeva da tempo un restauro e che ora, sottratto all’abbandono e ricollocato nel presente, attende una nuova vita che lo renda parte attiva nel flusso della nostra storia.
Il Tempio Votivo del Lido
Chiesa di Santa Maria Immacolata e Sacrario Militare
Memoriale e Centro documentale della Grande Guerra Fronte Marittimo Adriatico - Venezia
a cura di
Riccardo Domenichini, architetto, è responsabile dell’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia. Ha curato l’inventario dell’archivio di Giuseppe Torres e ha condotto studi su aspetti della storia architettonica di Venezia fra Otto e Novecento.
Paola Tiozzo Netti, architetto, è funzionaria del Comune di Venezia. Ha seguito come responsabile del procedimento l’intervento di recupero del Tempio Votivo.