L’ex Palazzo di Giustizia di via Altinate, sorto sulle strutture dell’antico convento dell’ordine dei Teatini, dopo molti anni viene finalmente restituito alla città di Padova: l’edificio è diventato sede del nuovo Centro Civico Culturale. In epoca medievale questo luogo ospitava un piccolo monastero, appartenente alla congregazione degli Umiliati, che nel 1573 venne rilevato dai Teatini di San Gaetano. Pochi anni dopo i Chierici Regolari diedero incarico a Vincenzo Scamozzi di erigere un nuovo complesso, con chiesa e moastero, che fu terminato solamente nel Settecento. In breve tempo il luogo e l’ordine religioso che lo animava divennero importante punto di riferimento culturale e assistenziale per l’intera città, al punto che la strada su cui il complesso si affacciava assunse la denominazione di contrada dei Teatini e poi di San Gaetano, fino all’Ottocento. Nel 1929 l’edificio subì un grave incendio che, tuttavia, non distrusse completamente il fabbricato. Su quello scheletro l’architetto ingegnere Tullio Paoletti impostò il nuovo Tribunale, che rimase attivo nei decenni successivi fino all’inaugurazione dell’attuale sede di Venezia. A partire dalla metà degli anni Novanta sono iniziati i restauri del complesso che hanno permesso di recuperare e valorizzare quanto si era conservato dell’antico convento, in particolare lo spazio del chiostro, per secoli fulcro della vita e delle attività dei Teatini.
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