La città contemporanea, caratterizzata da fenomeni di accumulazione e dispersione, offre l’opportunità di ragionare sulla stratificazione delle tracce che la compongono. Tracce persistenti e fugaci, tracce naturali e artificiali si sovrappongono definendo un insieme di sistemi relazionali antropici, sia antichi che recenti.
Se l’uomo lascia delle tracce e poi le cancella, generando degli spazi urbani in continua trasformazione, è necessario approfondire le modalità con cui tali dinamiche si verificano e le ragioni del cambiamento. Questo implica porsi questioni sulle relazioni tra uomo e natura, al fine di comprendere quel delicato rapporto che si è instaurato nelle epoche passate e ha formato l’identità culturale dei luoghi, ma anche quello che ha visto le condizioni del cambiamento e che ha determinato i contesti contemporanei in cui viviamo oggi.
Le tracce sono intese come la totalità delle trasformazioni, delle aggiunte e delle cancellazioni, in una continua scrittura e riscrittura del territorio, del paesaggio, degli spazi urbani.
Il paesaggio e la sua rappresentazione sono affrontati nel presente volume attraverso il tema delle tracce, quali sovrapposizioni storiche e stratificazioni temporali che hanno concorso a determinare la forma con cui la città si presenta ai nostri occhi.
Città, Rappresentazione, Paesaggio, Progetto sono le quattro macro-categorie in cui vengono raccolti i contributi degli autori: professionisti, accademici, ricercatori, amministratori riportano la loro conoscenza ed esperienza confrontandosi sul tema.
Tracce
Segni e rappresentazioni del paesaggio che cambia
Maria Grazia Cianci, architetto, ha studiato a Roma (laurea in Architettura, PhD, Sapienza Università di Roma), professore associato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre dove insegna Disegno dell’Architettura, Rilievo e Rappresentazione della città e del paesaggio. Direttore del Master di II livello OPEN - Architettura e Rappresentazione del Paesaggio e del Master internazionale biennale di II livello ARPA - Architecture and Representation of Environment and Landscape, fa parte del collegio di Dottorato di ricerca Architettura Città Paesaggio dell’Università degli Studi Roma Tre. È coordinatrice di ricerche nazionali sui temi delle trasformazioni urbane, del rilievo e della rappresentazione della città storica e contemporanea. Fa parte dell’Albo degli Esperti della Valutazione (AVA) ed è Investigadora Asociada per il Departamento de Teoría de la Arquitectura y Proyectos Arquitectónicos LABPAP - Laboratorio de Paisaje Arquitectónico Patrimonial y Cultural Escuela Técnica Superior de Arquitectura Universidad de Valladolid.
Marta Rabazo Martin, architetto, dopo avere studiato presso l’Universidad Politecnica di Madrid, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Politiche territoriali e progetto locale nel 2018 presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre. Ha poi conseguito un Master di II livello in Progettazione architettonica avanzata (ETSAM, Madrid) e il Master OPEN - Architettura e Rappresentazione del Paesaggio (Università degli Studi Roma Tre). Ha lavorato come architetto e architetto paesaggista dal 2004 in diversi studi internazionali, tra cui il Solid Arquitectura a Madrid e REX PC a New York. Dal 2008 fa parte di Balmori Associates, dove è stata responsabile di importanti progetti internazionali partecipando a diversi concorsi. Ha collaborato ai corsi di Architettura del paesaggio presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre. Coordina il Master di II livello OPEN - Architettura e Rappresentazione del Paesaggio.