Negli anni Venti del Novecento, nel cuore di Mosca, nasce il Vchutemas, un Istituto Superiore d’arte di Stato nella nuova Russia sovietica post-rivoluzionaria, un’esperienza affine al più celebre Bauhaus, un laboratorio di sperimentazione e innovazione dove si ricercano nuovi modi per coniugare arte e tecnica, inseguendo una nuova e moderna idea di design che, proprio in quegli anni, vede accostarsi estetica e mondo della produzione industriale.
Un Istituto di formazione che diventa anche museo, con una dotazione di opere di studenti e insegnanti in grado di poter essere organizzate in un fondo specifico; spazi per l’esposizione e laboratori per sperimentare e creare in una struttura unitaria, uno accanto all’altro.
Nel centenario dalla sua fondazione, il Dottorato in Architettura e Costruzione - DRACo della Sapienza Università di Roma ripercorre, attraverso riflessioni teoriche e progettuali, la peculiare, seppur breve, esperienza di questa innovativa istituzione attraverso la produzione di due tipologie di intervento.
Ad una articolata riflessione sul Museo del XXI secolo, esito di un ciclo di lezioni tenute dai componenti del Collegio del Dottorato, si affiancano progetti per la realizzazione di un nuovo Archivio-Museo per la Scuola del Vchutemas, una collaborazione tra docenti e dottorandi per ridare vita, in questo nuovo millennio, a un’esperienza artistica e progettuale unica nel suo genere.
Uno dei temi più affascinanti dell’architettura moderna – la formazione artistica degli allievi attraverso una Scuola mitica come quella del Vchutemas – che ha dato occasione per una riflessione collettiva su diverse questioni, in particolare sul ruolo del progetto nella ricerca e nella formazione dottorale, per poi trovare applicazione diretta a Mosca, in quel lembo del Parco Gorkij che “scorre” accanto al fiume, affacciandosi sulla città storica e inoltrandosi a scardinare la perfetta figura concentrica della capitale russa, luogo di discontinuità tra natura e artificio, punto esatto dove viene pensato il progetto di un nuovo Vchutemas Museo del XXI secolo.
Vchutemas
Un museo per il XXI secolo
Domenico Chizzoniti si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano con Guido Canella. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Composizione Architettonica nel 2001 allo IUAV di Venezia. È stato cultore della materia presso il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano dal 1996. Tra il 2002 e il 2005 ha ottenuto incarichi di docenza alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma e alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Nel 2008 è diventato ricercatore in Composizione Architettonica presso il Politecnico di Milano, nel 2015 professore associato e nel 2021 professore ordinario. È un coordinatore delle pubblicazioni di “Teca. Teorie della Composizione Architettonica”. Ha pubblicato diversi lavori sul tema della progettazione architettonica. Ha partecipato come autore a numerosi concorsi nazionali e internazionali di progettazione, alcuni suoi lavori sono stati pubblicati in cataloghi e riviste. Tra le sue pubblicazioni: D. Chizzoniti - L. Monica (a cura di), Guido Canella. Sulla composizione architettonica e sui progetti (Leonardo International, Milano 2003); L’altra idea di Parigi (Librarsi Viaggi, Cuneo 2007); Ideologia e Iconologia. Architettura e Rivoluzione (Clean, Napoli 2008); Josef Gocar. Memoria della tradizione e poetica d’avanguardia (Clean, Napoli 2011); Carlo Aymonino. Teoria dell’Architettura (Clean, Napoli 2012); Fidenza. Progetti per la città (Aion, Firenze 2016); Andrea Palladio. Ideologia e figurazione (Mimesis, Milano 2017); Praga. La città ebraica tra mito e storia (Aion, Firenze 2020).
Dina Nencini è professore associato presso la Facoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma. Coordinatrice del Dottorato in Architettura e Costruzione - DRACo. Tra i suoi principali temi di ricerca c’è il rapporto tra elaborazione teorica e pratica progettuale focalizzata sugli aspetti della costruzione della forma architettonica e sui caratteri di permanenza e trasformazione dell’architettura. Nella sperimentazione progettuale predomina l’interesse per temi relativi all’architettura collettiva e al rapporto con i contesti urbani. Tra le sue pubblicazioni: Menegatti Nencini. Architetture 2000-2016 (Aion, Firenze 2018), La Piazza. Ragioni e significati nell’architettura italiana (Marinotti, Milano 2012). Per questa collana ha curato: Scuole. Studi, progetti, esperienze e Comporre per costruire e costruire per comporre. La ricerca nel Dottorato in Architettura e Costruzione del 2022.