Shaftesbury, fra i più importanti filosofi inglesi del Settecento, ha svolto un’ampia influenza in Inghilterra e nell’Europa continentale. La sua figura si colloca fra i liberi pensatori che tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento si impegnarono nella critica della e nella difesa dell’autonomia della morale. Il suo nome è inoltre legato alla nascita dell’estetica.
Quest’opera, tradotta in italiano per la prima volta, discute il ruolo e l’impegno morale dello scrittore nella società. Nel suo progetto estetico-politico della riforma dei costumi e dei valori, Shaftesbury si fa sostenitore dell’ideale della civiltà classica, rivisitata secondo i criteri della moderna “politeness”. Shaftesbury affascina ancora oggi i suoi lettori, che trovano materia di riflessione e di vivace confronto con la raffinata società letteraria del Settecento inglese.
Shaftesbury
Soliloquio ovvero consigli a un autore
a cura di
Paola Zanardi è ricercatrice presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara, dove insegna Storia della storiografia filosofica. I suoi interessi di ricerca sono rivolti allo studio del pensiero inglese tra Seicento e Settecento, in particolare del rapporto tra filosofia, politica e religione. Ha pubblicato i volumi Filosofia e politica nel pensiero James Harrington (Ferrara 1989), John Trenchard (1662-1723), Storia naturale della superstizione: testo e contesto (Ferrara 1993) e alcuni saggi su Shaftesbury.