Il tema del panteismo – le sue origini filosofiche nella modernità, con particolare riferimento alla fortuna dell’opera di Baruch Spinoza e alla sua ricezione, gli influssi sui neoplatonici di Cambridge da Shaftesbury a John Toland, le successive rivisitazioni romantiche e gli sviluppi conosciuti nel panorama filosofico dell’Europa continentale – investe il dibattito culturale dell’età moderna in maniera profonda.
Le ricerche condotte da studiosi italiani e non mostrano come il panteismo, spesso ancora oggi identificato con un generico materialismo o considerato sinonimo di ateismo, riaffiori a più riprese e trovi larga eco nelle epoche dell’illuminismo e del romanticismo, fino a conoscere ulteriori interpretazioni e sviluppi nell’ambito delle nuove forme religiose popolari della “New Age” e della spiritualità alternativa: l’attrazione “fatale” per il panteismo è, secondo Tocqueville, un tratto caratteristico della società democratica.
Pan tra i filosofi
Saggi sul panteismo da Spinoza alla New Age
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Giancarlo Carabelli si è occupato soprattutto della filosofia del XVIII secolo in Gran Bretagna. Tra i suoi lavori: Tolandiana: Materiali bibliografici per lo studio dell’opera e della fortuna di John Toland (Franco Angeli) e In the image of Priapus (1996).
Paola Zanardi insegna Storia della filosofia all’Università di Ferrara. Le sue ricerche sono soprattutto orientate allo studio dell’illuminismo. Ha pubblicato saggi sul terzo conte di Shaftesbury, Toland, Hume e sulla cultura britannica nel Settecento.