I contributi raccolti coniugano la ricostruzione del contesto in cui si colloca la scienza medievale con l’attenzione per il linguaggio specifico di ogni teoria. In tal senso l’esempio offerto da Pierre Duhem è illuminante: egli analizzò le dottrine scientifiche medievali unicamente sulla base di una concezione galileiana della scienza moderna. Il risultato di tale operazione portò al paradosso di valorizzare la scienza medievale e di mostrarne la modernità, senza tenere conto di quegli aspetti che la rendevano “incommensurabile” rispetto alla rivoluzione galileiana. Le tendenze più recenti nell’approccio alla scienza medievale sembrano invece eccedere nella direzione opposta a quella di Duhem: è questo il caso degli studi di John Murdoch, secondo cui la fisica medievale risulterebbe non solo dipendente dalla logica, ma dovrebbe essere concepita come una costruzione interamente logica; prospettiva questa che rischia di perdere di vista i caratteri generali dei “problemi scientifici”.
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