Il rinnovato interesse per il Settecento britannico in ambito internazionale, testimoniato dal moltiplicarsi delle monografie, delle ristampe, delle edizioni critiche, trova riscontro anche in Italia. Ne è segno il convegno internazionale tenutosi a Milano a conclusione di una ricerca condotta da studiosi delle università di Bologna, Ferrara, Milano, Roma e Siena. Il presente volume, che ne raccoglie i contributi, è suddiviso in tre parti.
La prima esplora gli sviluppi scozzesi del giusnaturalismo e della tradizione repubblicana, la difesa tolandiana degli ebrei, l’economia politica di D. Stewart e l’attività di patronage del terzo duca di Argyll.
La parte centrale riguarda la storia delle idee, in particolare temi connessi alle problematiche religiose e antropologiche di Hume e all’interpretazione del suo pensiero, dalla fortuna settecentesca in Italia alla lettura positivistica, che inizia nell’Ottocento e prosegue nelle dispute recenti tra storici e analitici.
L’ultima parte offre un ampio panorama della scienza scozzese: dal commento newtoniano di David Gregory alla promozione della scienza a Edimburgo, dalla ricostruzione della carriera scientifica di Reid all’influenza della fisiologia sulle teorie della mente in Hume, Reid, Brown.
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