La rivista «Medioevo» è, da più di trent’anni, un punto di riferimento importante in ambito internazionale per gli studi di filosofia tardo-antica, medievale e rinascimentale. La rivista ospita contributi e articoli di autorevoli studiosi.
Combinando metodi e approcci di ricerca di diverse discipline (storia della filosofia, filologia, critica testuale, storia della scienza, storia intellettuale), i contributi qui raccolti intendono approfondire l’analisi di uno dei paradigmi filosofici più importanti del Medioevo e del Rinascimento, la relazione tra il libero arbitrio e il determinismo e l’esistenza della possibilità di prevedere il futuro.
La traduzione di testi antichi non ha interessato soltanto volumi di filosofia naturale (di orgine greca o direttamente araba) ma anche un ingente corpus di scritti astrologici, ermetici e alchemici, nonché incentrati sulla magia e sulla divinazione. A partire dalla prima metà del XII secolo questi volumi hanno dato origine a una nuova biblioteca scientifica nel mondo occidentale, contribuendo a diffondere l’idea che la natura fosse una struttura basata su un sistema razionale e in quanto tale prevedibile e manipolabile attraverso opportune competenze teoriche e tecniche adeguate.
Partendo dall'analisi di alcuni testi, più o meno noti, il volume si divide in due parti. La prima raccoglie contributi storico-dottrinali riguardanti la trasmissione di modelli teorici e operativi di previsione e controllo degli eventi: divinazione, pronostici e, soprattutto, geomanzia. La seconda parte è dedicata alla relazione tra libertà e determinismo.
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