La storia della letteratura italiana tra Otto e Novecento può essere interpretata come la storia di un incontro mancato: quello tra il canone della letteratura nazionale, che si afferma parallelamente al processo di unificazione del nostro paese, e l’emergere di una ricca e articolata linea d’autrice, in cui si distinguono nomi ed esperienze di assoluto valore.
I saggi qui raccolti muovono soprattutto dall’esigenza di superare le lacune di studi e ricostruzioni critiche e storiografiche che per lungo tempo hanno contribuito a tramandare l’immagine di una storia letteraria monologante, interamente o quasi maschile: l’immagine di una tradizione “a una voce sola”, alta, autorevole, spesso straordinaria, ma sempre necessariamente, costituzionalmente dimidiata, perché fondata su un’assenza.
Una ricostruzione attenta e coerente della nostra storia letteraria non può prescindere dal tema delle due voci né da categorie come quelle di relazione e dialogo, riconoscendo la centralità anche della presenza femminile e, in definitiva, come l’unità della letteratura italiana possa essere data soltanto da un pieno accoglimento di entrambe le tradizioni, scrittrici e scrittori.
Il volume attraversa un secolo di storia della modernità, passandone in rassegna protagonisti, opere e tematiche di rilievo: dal significato civile della letteratura per le scrittrici dell’Ottocento romantico e risorgimentale a un’analisi comparata del modo in cui il tema del tempo viene trattato nelle pagine di due scrittori del Novecento come Paola Drigo e l’autore del Gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
In questo scenario complessivo, denso di riferimenti e di rimandi, ogni saggio sembra così contribuire alla definizione di un quadro più ampio e significante della nostra cultura.
Scrittrici: scrittori
Saggi di letteratura contemporanea
Patrizia Zambon insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova. Ha studiato l’Ottocento risorgimentale e postunitario, le scrittrici italiane tra Otto e Novecento, il teatro, la scrittura epistolare, le riviste dell’estetismo decadente, il romanzo e il racconto del Novecento. Tra i suoi libri: Letteratura e stampa nel secondo Ottocento (1993); Il filo del racconto. Studi di letteratura in prosa dell’Otto/Novecento (2004). Ha inoltre curato antologie, carteggi d’autore, testi di Paola Drigo e Ippolito Nievo e collaborato con riviste («Critica letteraria», «Lettere italiane», «Otto-Novecento», «Problemi», «Quaderni veneti», «Studi novecenteschi»). Per Il Poligrafo ha curato, di Paola Drigo, Racconti (2006) e Maria Zef (2011).
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