Le città nelle Venezie, dall’Unità ai nostri giorni
collana di profili storici diretta da Emilio Franzina e Mario Isnenghi
«Aperta nel 1988, la collana è nata quando la storia contemporanea era disciplina ancora giovane ma in forte espansione. Studiosi di storia urbana e di storia delle mentalità, delle istituzioni e dei processi socio-culturali hanno individuato nel fenomeno città uno dei fuochi della ricerca, proprio in quanto è nella città che possono fruttuosamente convergere e rendersi complementari le diverse impostazioni di studio: quelle attente ai processi di lunga durata e alle lente sedimentazioni storiche e quelle maggiormente attirate dalla microstoria e dalla vita quotidiana. In Italia in generale e nell'area delle Tre Venezie in modo precipuo, la città conosce una serie straordinariamente ricca e durevole di modelli e di varianti. E' il policentrismo dell'Italia delle cento città, un fenomeno costitutivo e caratterizzante. Questa collana era stata pensata dai direttori come un progetto organico di approfondimento del fenomeno città in un territorio sufficientemente ampio e omogeneo da far salve, contemporaneamente, le esigenze e la voglia diffusa di "storia locale" e di "ricerca d'identità" e di "radici", per un verso, e quelle di un quadro comparativo e del rifiuto dell'isolazionismo della vecchia e nuova erudizione municipale, dall'altro. Gli autori erano stati scelti fra coloro che offrissero garanzie di saper stabilire con l'oggetto della ricerca – una città, non di rado la propria città – quel difficile equilibrio fra pietas, ovvero fra "carità del natio loco", e rigoroso distacco critico, che solo può condurre a risultati storici professionalmente apprezzabili e umanamente probanti. I volumi pubblicati – che, nel rispetto delle differenti situazioni urbane, sono stati pensati con una forte impronta unitaria – prendono in esame tutti gli aspetti delle diverse storie cittadine dall'Unità d'Italia in poi. I vari autori impegnati nella ricerca hanno consultato archivi pubblici e carte private, la pubblicistica locale, i verbali di accademie e teatri, carteggi e manifesti, statuti di associazioni e scritte murali, ogni possibile tipo di fonte e documento. L'intento, ambizioso, è stato, di volta in volta, ricostruire come vivevano (pensavano, lavoravano, abitavano, pregavano, lottavano, usavano il loro tempo libero ecc.) diverse generazioni di ricchi e di poveri, di cittadini politicizzati e di donne e uomini qualunque, all'interno di classi, associazioni, quartieri, ovverossia di ambienti collettivi che possiedono non di rado anch'essi una propria identità. Il progetto della collana non sacrifica la storia sociale alla storia politica e ha avuto l'ambizione di cogliere tutte le più diverse dimensioni di una realtà collettiva specifica – la città, quella certa città – disegnata nel suo farsi».
[Emilio Franzina, Mario Isnenghi]