Gino Fogolari (Milano 1875 - Venezia 1941) fu uno dei principali protagonisti del dibattito intellettuale e artistico nel Veneto e nell’Italia della prima metà del Novecento. Originario del Trentino, formatosi sotto Francesco Novati all’Accademia scientifico-letteraria di Milano e alla Scuola di Perfezionamento di Adolfo Venturi a Roma, fu in seguito incaricato del riordinamento della Pinacoteca napoletana e della direzione del Museo di Cividale, per approdare infine alle Gallerie dell’Accademia di Venezia assumendo contemporaneamente la nomina di Direttore e di Soprintendente del Veneto.
Il volume, primo studio monografico, attraverso lo spoglio dei suoi scritti e il vaglio sistematico dei carteggi ufficiali e amicali, ripercorre tutta la vita e la carriera di Fogolari, con un focus sul lungo periodo trascorso alla guida delle Gallerie di Venezia, caratterizzato da un’intensa attività museale, segnata da una ricca campagna di acquisti e restauri, dall’organizzazione di esposizioni nazionali e internazionali, e dalla creazione di nuovi sedi espositive (tra cui Ca’ d’Oro e il Museo d’Arte Orientale). Come Soprintendente la sua laboriosità si è concentrata sui provvedimenti per la difesa del patrimonio durante la Grande Guerra e sulla restituzione delle opere d’arte italiane durante la Missione militare d’armistizio a Vienna. Infine, l’analisi dell’attività matura ha permesso di illuminare le possibili motivazioni del trasferimento “forzato” alla Soprintendenza siciliana e l’agognato rientro in laguna.
Ne emerge il ritratto di un fervente irredento, tenace protettore del patrimonio storico-artistico, studioso e critico militante, che seppe far convivere il ruolo istituzionale con quello di animatore della scena artistica e politica del XX secolo.