Una grande famiglia siciliana si affaccia sull’alba del Novecento ricca di un patrimonio culturale e morale tramandato dai suoi antenati, la cui memoria è tenuta costantemente viva dallo straordinario diario trovato fra le carte dell’insigne capostipite. Quattro generazioni di Bennato di Santa Lucia si troveranno ad attraversare da protagoniste il Ventesimo secolo. Il terremoto di Messina, le guerre mondiali, il fascismo e l’occupazione nazista, fino al disastro di Chernobyl sono alcune delle tappe che orientano i protagonisti della vicenda verso la ricerca del bene comune.
Il «deserto» del titolo si fa dunque emblema di una condizione drammatica, ma più ancora di una precarietà esistenziale che affonda le proprie radici nella ferinità dell’uomo novecentesco, proteso allo sterminio dei propri simili, tra aspirazioni interventistiche, volontà di potenza e soluzioni finali. Il risveglio della coscienza civile, del senso di giustizia, della vocazione alla politica come forma di autentico servizio nei confronti della collettività saranno strumenti di rinascita, consapevolezza e catarsi.
In questo romanzo corale e pieno di vita Giovanni Magnano di San Lio tratteggia un grande affresco della società siciliana – e italiana – tra la fine dell’Ottocento e gli ultimi decenni del Novecento, raccontando la storia di una famiglia che, nonostante le tragedie vissute sulla propria pelle, risulta essere, parafrasando Tolstoj, una famiglia felice che non assomiglia a nessun’altra famiglia felice.
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