Azioni militari, giochi di potere e momenti di quotidianità strappati dagli eventi di portata collettiva dello scacchiere internazionale si susseguono dall’Italia alla Libia, da Malta alla Svizzera. Un viaggio vorticoso al seguito di personaggi diversi eppure gravitanti attorno a un medesimo avvenimento, una rivoluzione politica sulla scia dei fatti che hanno contraddistinto la società europea degli ultimi decenni. Un quadro dipinto attraverso gli occhi dei protagonisti del cambiamento e sullo sfondo un mondo che potrebbe essere il nostro, un tempo che potrebbe essere il presente.
Intrecciando storia, politica e contemporaneità, Vincenzo Faggiano in questo suo nuovo romanzo immagina i possibili esiti di un colpo di Stato nel bacino del Mediterraneo, un piano politico che mira a costruire un’alleanza tra Libia, Malta e Italia e una società nuova basata sul codice di un ordine militare, l’Ordine dei Cavalieri latini del Mediterraneo, portando il lettore a seguire i progetti e le azioni degli attori di questa rivoluzione, in un quadro dove verità e menzogna, giusto e sbagliato si affiancano fino a sfumare l’uno nell’altro, dove sorgono inevitabili interrogativi nel confronto con il presente e con un passato – i cambiamenti che hanno segnato il Novecento – non troppo lontano.
Libia
Vincenzo Faggiano trascorre la sua infanzia tra Napoli, il Cilento e il Salento, per poi trasferirsi a Padova, dove si laurea in Scienze Politiche. Ha partecipato ai movimenti giovanili degli anni ’70 ed è stato tra i più giovani dirigenti del movimento sindacale. In qualità di esperto in politiche del lavoro, ha collaborato con l’International Labour Office e ha ricoperto incarichi per le Nazioni Unite presso l’Agenzia ILO di Ginevra. Rientrato in Italia, ha lavorato per il Comune di Padova, quindi per l’Avvocatura civica e infine quale direttore dell’Ufficio del Giudice di Pace. Ha pubblicato saggi, studi e articoli su riviste specializzate di studi politici, lavoristiche, sociali ed economiche. Nel 2012 pubblica La serva di Padova (Cleup). Il lavoro ha visto molte rappresentazioni teatrali a Padova e nel Veneto, arrivando fino a New York, dove è stato messo in scena a Broadway, presso il National Opera Center nel 2017. Nel 2020 pubblica per Il Poligrafo Vite senza tempo con una prefazione di Michele Cortelazzo. Sue poesie sono state musicate dai compositori americani Robert W. Butts e Wieslaw Rentowski in occasione di recital a New York e a Dallas.
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