La riflessione su Antony Ashley Cooper, terzo conte di Shafterbury (1671-1713), ha conosciuto negli ultimi anni un intenso fervore di studi, come testimoniano le recenti edizioni e traduzioni delle sue opere. Le nuove prospettive critiche, accomunate dall’interesse per l’aspetto propriamente filosofico del suo pensiero, sono emerse durante il Seminario dedicato a “Shafterbury e il deismo in Gran Bretagna nel XVIII secolo”, tenutosi presso l’Università di Ferrara. I contributi qui raccolti riguardano la natura e la formazione della filosofia di Shaftesbury, le questioni metafisiche, morali e religiose connesse con il suo pensiero, le modalità della sua scrittura, il confronto con i filosofi del tempo, la fortuna delle sue opere in Gran Bretagna e in Italia.
Il gentleman filosofo
Nuovi saggi su Shaftesbury
a cura di
Giancarlo Carabelli e Paola Zanardi insegnano Storia della filosofia all’Università di Ferrara. Giancarlo Carabelli si è occupato di David Hume e di John Toland; recentemente ha scritto di oracoli e di ventriloqui. Tra i lavori di Paola Zanardi: Filosofia e politica nel pensoero di James Harrington (1989), John Trenchard (1662-1723), “Storia naturale della superstizione”: testo e contesto (1993), Filosofi e repubblicani alle origini dell’Illuminismo: Shaftesbury e il suo circolo (2001); ha inoltre curato la prima traduzione italiana dell’opera di Shaftesbury, Soliloquio, ovvero consigli a un autore.