Antichissima, di origine popolare, derivata dalla triade pane-olio-vino, la Dieta Mediterranea oggi è uno dei modelli alimentari più famosi al mondo, considerato patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO.
Una dieta le cui origini risalgono all’epoca degli antichi popoli mediterranei, nata in quei territori dove ulivo e vite da sempre crescono spontanei e i cui frutti sono diventati la base di un’alimentazione povera ma salutare, aperta nel tempo ad accogliere le influenze di popoli e culture diverse, specchio di quel crocevia di scambi che è il bacino del Mediterraneo.
Ma cosa mangiavano gli antichi romani? Qual era il regime alimentare della gente comune nel Rinascimento? Come cambia l’alimentazione dopo la scoperta delle Americhe?
In un percorso a ritroso nel tempo, in queste pagine si alternano rievocazione storica alimentare e analisi dettagliata dei benefici che ogni singolo componente della Dieta Mediterranea è in grado di apportare al nostro organismo: un’analisi scientifica svolta muovendosi tra fonti letterarie, menu d’epoca, tabelle e immagini.
Un viaggio che inizia sulle tavole dell’antica Roma e dei banchetti luculliani, per proseguire con i pranzi degli ecclesiastici nel Medioevo e con quelli degli aristocratici e della gente comune nel Rinascimento. Un’evoluzione segnata profondamente dalla scoperta dell’America e dalle conseguenze alimentari che ne sono derivate, cambiamenti che hanno tracciato la rotta di un incremento di cibi e di usanze che ci accompagnano fino ai giorni nostri. Un panorama eterogeneo in grado di restituire tutta la complessità e la ricchezza di uno dei modelli alimentari più studiati e discussi in ambito internazionale fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso.
La Dieta Mediterranea
Un viaggio alla scoperta dei suoi benefici dall’antica Roma a oggi
Antonio Capurso è stato professore ordinario di Geriatria presso l’Università degli Studi di Bari, dove ha anche diretto la Scuola di Specializzazione in Geriatria. È stato responsabile di numerosi progetti di ricerca sull’invecchiamento e sulla malattia di Alzheimer ed è attualmente coordinatore della ricerca scientifica della “Fondazione Dieta Mediterranea”. Le sue principali aree di ricerca riguardano il metabolismo lipoproteico, l’aterosclerosi, la cardiologia, l’invecchiamento cerebrale, la malattia d’Alzheimer e le demenze, l’alimentazione, la dieta mediterranea. Ha fondato e diretto il Centro Universitario per lo Studio del Metabolismo Lipoproteico, il Centro Universitario per lo Studio dell’Invecchiamento Cerebrale - Unità di Ricerca della Memoria,
il Centro avanzato di Studi sulla Dieta Mediterranea. È autore di numerosi libri e di oltre duecento pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali. Ha partecipato, in qualità di relatore, a numerosi congressi in Italia e all’estero.