Le stagioni, il paesaggio, le sensazioni nate da percezioni visive e corporee, l’emozione erotica, pudica e trattenuta: le poesie di Tiziana Bertoldin qui raccolte, frutto di venticinque anni di lavoro meticoloso e intimo, si snodano in un percorso che sonda il vissuto passato e presente dell’autrice, tra l’opacità della melanconia e il consapevole nitore della luce.
Una porta malchiusa
Tiziana Bertoldin (Belluno, 1955) ha lavorato come psichiatra nei servizi pubblici di Venezia Lido e Venezia centro storico.
Si è sempre vivamente interessata di letteratura e di poesia. Dal 1997 è associata al Centro Studi Internazionale Dino Buzzati di Feltre. Ha pubblicato due saggi nella rivista «Studi Buzzatiani». Da sempre appassionata di montagna, viaggi e cammini, collabora dal 2018 con suoi articoli alla rivista «1890» della sezione di Venezia del Club Alpino Italiano. Insieme all’associazione di poesia “La Settima Stanza” di Venezia ha partecipato con sue poesie a eventi veneziani promossi dalle Gallerie dell’Accademia e dall’Ateneo Veneto. Nel 2019 ha vinto con menzione speciale della giuria il concorso Lìbrati della Libreria delle Donne di Padova, con il racconto Un cuore insofferente, pubblicato in Spiegare il cuore (Cleup, 2019). Nel 2019, 2020 e 2021 ha ricevuto dalla giuria del premio di poesia Lorenzo Montano di Verona un riconoscimento e due attestati di merito per la sezione Raccolta inedita di poesia.