Uno sguardo attento della tradizione in cui viviamo ci dice che ci troviamo in un bivio: da una parte c'è la “vita nuova” dei Cristiani e la filosofia dei Greci, e dall'altra stiamo “noi” che sappiamo di non poter ripudiare la scienza e la tecnica e pertanto neanche le idee che le hanno rese possibili. Ma quale è il bene che ci è stato trasmesso attraverso tanti secoli? La risposta che fornisce l’esperienza cristiana, in armonia con quella greca, è che il tempo stesso, ossia ogni attimo di vita ha un’importanza radicale per chi lo vive. I Cristiani hanno subito compreso che non potevano prescindere dalla filosofia greca in quanto esperienza di un vivere che è dedizione alla verità. La filosofia cristiana ha in comune con quella greca l’idea guida della vita, ossia l’esperienza indimenticabile di un sapere che fa vivere.
Noi eredi dei Cristiani e dei Greci
Umberto Regina è professore ordinario di Filosofia morale presso l’Università di Verona. Tra le sue pubblicazioni più recenti, ricordiamo: Servire l’essere con Heiddeger (Brescia 1995), La costruzione dell’interiorità in Søren Kierkegaard (Venezia 1995); Emergenza da mancanza di bisogno. Heidegger interprete di Nietzsche (Verona 1996); La differenza viva. Con Nietzsche e Heiddeger per una nuova concettualità (Verona 1997).