Undici personaggi dell’antichità classica si raccontano e si “confessano”, giunti ad un momento cruciale della loro esistenza: Pitagora, Catullo, Orazio, Erode il Grande, Paolo di Tarso, Nerone, Giuliano imperatore, ma anche una figura omerica come quella di Nestore, o ancora “l’uomo della Sindone”. Si tratta di confessioni private, intime, antiche e “moderne” ad un tempo, compiute in prima persona, che sfuggono all’astratta, disincarnata storicità della biografia, ma anche all’arbitrario e al romanzesco. Ogni itinerario personale qui attraversato è corredato da fonti e riferimenti che ne attestano la veridicità, in quanto, come afferma il noto studioso Enzo Mandruzzato nella sua Premessa, «in un racconto diretto si possono lasciar cadere le lacune del documento nelle pause spontanee del racconto».
I dèmoni
Undici confessioni apocrife
Enzo Mandruzzato vive a Padova, dove ha insegnato al liceo e all’università. Noto saggista, è studioso del mondo classico e traduttore di poesia dalle lingue classiche e dal tedesco (Hölderlin, Pindaro, Orazio, Catullo, i Lirici greci, Eschilo...). Fra le sue numerose opere di saggistica (edite da Rizzoli, Mondadori, Adelphi) ricordiamo la monografia Foscolo (tradotta per la Fayard), i bestseller Il piacere del latino, I segreti del latino, Il piacere della letteratura italiana (Mondadori), il romanzo Quinto non ammazzare (Marsilio), Omero. Il racconto del mito (Oscar Mondadori) e tre sillogi di versi, a cui ha dedicato un saggio Andrea Zanzotto («Poesia», 137).
eventi / presentazioni »
non ci sono prossimi eventi associati alla pubblicazione