Per anni è andato in giro per il mondo, un emigrante come migliaia, milioni di italiani, slavi, tedeschi, greci in cerca di lavoro – in Australia, in Canada, in Giappone… –, ma Armando Morbiato aveva uno scopo che trascendeva il riscatto sociale e il miglioramento economico: i suoi soggiorni, le sue fatiche erano la pausa obbligata tra un viaggio e l’altro. Non desiderava solo arrivare lì dove avrebbe fatto il carpentiere, o il falegname, immaginava già la partenza, o progettava il ritorno attraverso itinerari pianificati sulle carte geografiche, spesso veri e propri labirintici detour. Sognati durante gli anni giovanili e preparati nei dormitori delle Snowy Mountains australiane, nelle camere d’affitto di Francoforte o Toronto, i suoi viaggi si sono concretizzati uno dopo l’altro, diventando esperienze e memorie che rivivono nei taccuini, nei diari, nelle lettere ai famigliari, ma anche nelle tante immagini che amava scattare. Questi testi sono stati qui raccolti in un’affascinante narrazione di viaggio, dove lacune ed ellissi sono state colmate sulla base dei ricordi personali, e dove si ripercorrono le tappe di una vita lunga, della quale Morbiato finisce per tracciare un destino e trarre un bilancio.
L’incanto del viaggiatore
Diari (1957-1967) e ricordi di un emigrante
prefazione di Francesco Vallerani
Armando Morbiato (Padova, 1933), Albino in famiglia, autodidatta, è emigrato in Australia nel 1957, dove ha lavorato fino al 1961. Ha continuato a lavorare all’estero e a viaggiare – dall’Africa (con il fratello Francesco) all’America – dal 1962 al 1967. Negli ultimi quarant’anni ha comprato, venduto e raccolto carte geografiche, stampe e libri antichi.
Luciano Morbiato (Padova, 1943) è stato docente di Storia delle tradizioni popolari all’Università di Padova. Le sue ricerche di storia della lingua italiana si concentrano su autori otto-novecenteschi, da Guerrini e Verga a Meneghello e Cavazzoni. Di Antonio Fogazzaro ha pubblicato l’importante carteggio con la pittrice americana Ellen Starbuck (Vicenza, Accademia Olimpica, 2000) e ha curato l’inedito Taccuino bavarese dello scrittore (Vicenza, Accademia Olimpica, 2000) e l’edizione critica del romanzo Il mistero del poeta (Venezia, Marsilio, 2017). Nel 1998 con Il Poligrafo ha pubblicato Cinema ordinario. Cento anni di spettacolo cinematografico a Padova e in provincia.
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