Ad oltre cento anni dalla sua nascita, il cinema ha percorso le tappe di un’evoluzione tecnica e stilistica che ne ha potenziato le capacità di comunicazione ed espressione, mentre – dalla frequentazione dei primi teatri a quella delle sale, e ora delle multisale – lo spettatore cinematografico ha conosciuto entusiasmo e disamore e sperimentato cambiamenti di gusto. La prima ricerca sistematica sullo spettacolo cinematografico nella città e nella provincia di Padova è anche un percorso lungo un secolo di avvenimenti, che si è cercato di collegare agli spettatori reali che si sono avvicendati nel buio della sala, sulla base di documenti d’archivio e di testimonianze, integrati da un ricco e inedito corredo iconografico. La suddivisione in tre parti – “Panoramica”, “Sequenza”, “Primo Piano” – ha permesso di alternare ricostruzione storica, schedatura sistematica dei locali cinematografici e approfondimento su singoli argomenti. Sul filo dei decenni di storia del territorio padovano nel ventesimo secolo, i capitoli della prima parte presentano una serie di sondaggi dalle prime proiezioni cinematografiche nei teatri e nelle fiere allo sviluppo tumultuoso e alla crisi delle sale, dai primi spettatori incuriositi al pubblico educato. Nella “sequenza” della seconda parte, oltre duecento schede forniscono il primo sistematico repertorio dei locali cinematografici della città e della provincia, di quelli succedutisi negli anni e di quelli ancora attivi. Nell’ultima parte sono posti in “primo piano” aspetti particolari legati al cinema, dalla sala parrocchiale alle esperienze di gestori, dalle prime recensioni sulla stampa locale all’associazionismo e ai film girati in città.
Cinema ordinario
Cento anni di spettacolo cinematografico
a Padova e in provincia
prefazione di Gian Piero Brunetta
Luciano Morbiato è dottore di ricerca in Scienze letterarie e Tecniche dell’interpretazione. Si occupa degli scambi letteratura-dialetto tra Otto e Novecento e dei problemi della traduzione cinematografica (da Fogazzaro a Soldati, da Collodi a Comencini). Ha recentemente curato la pubblicazione dell’anonimo ottocentesco Scartafaccio di agricoltura (Vicenza, 1998). Attualmente è docente a contratto di Letteratura delle tradizioni popolari presso l’Università di Padova.