Seconda solo a quella di Bologna per antichità, l’Università di Padova ha influito per quasi otto secoli sulla vita della città e della regione, delineando curricula, fornendo idee e storie, plasmando abitudini dei suoi cittadini. Il volume di Angela Maria Alberton ne illumina uno dei periodi cruciali: dall’ingresso del Veneto nel Regno d’Italia nel 1866 fino all’avvento del fascismo nel 1922, che per l’Ateneo è l’anno del 700°.
Dentro quest’arco cronologico segnato da profondi mutamenti della società e delle istituzioni, la storia dell’Università si dispiega nella sua vita ordinaria di organismo culturale e professionale. Con uno stile agile e coinvolgente si racconta la nascita delle facoltà, la costruzione delle nuove sedi, la definizione dei primi regolamenti, la vita pratica degli studenti, il coinvolgimento attivo negli ideali risorgimentali, fino ai primi germi del fascismo. Ma l’Università patavina è fatta anche di tante altre storie, più personali, di studenti e professori e donne laureate, che offrono un reale e intimo spaccato della vita a Padova in quegli anni. Rivive qui un’epoca di grandi trasformazioni, in cui sono nate quelle tradizioni su cui ancora oggi poggia lo stretto rapporto tra città e Ateneo.
L’Università di Padova
dal 1866 al 1922
Angela Maria Alberton si è laureata in Filosofia presso l’Università di Padova, dove ha anche conseguito il dottorato di ricerca in Scienze storiche. Si interessa del movimento risorgimentale in area veneta, ponendo particolare attenzione alle varie modalità di diffusione del discorso nazional-patriottico, alle diverse forme di opposizione antiaustriaca e al volontariato garibaldino, indagato sia nella componente motivazionale sia nei percorsi e nelle pratiche dentro e fuori il Veneto. Si occupa inoltre di storia dell’Università di Padova e di altre tematiche concernenti il territorio veneto fra Otto e Novecento. Fa parte del direttivo di VeneziaOttocento, Centro studi su Venezia e le province venete in età napoleonica e austriaca; è segretaria del Comitato padovano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano; è socia del Centro di Storia culturale dell’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni: “Uomo avverso all’I.R. Governo”: Giuseppe Sorio e il Risorgimento a Marostica (1814-1882) (Venezia 2011); La sedia del Florian. Tra i luoghi del dissenso e della cospirazione a Venezia nel Risorgimento (Venezia 2011); “Finché Venezia salva non sia”. Esuli e garibaldini veneti nel Risorgimento (1848-1866) (Sommacampagna 2012).
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