La motivazione è stata elemento per lungo tempo sottovalutato dalla ricerca ed è da poco ritornata al centro del dibattito scientifico – in particolar modo nell’ambito delle neuroscienze. Antoine de La Garanderie, filosofo e neuropedagogista francese, ideatore del metodo della “gestione mentale”, ha elaborato una riflessione sistematica sul tema della motivazione, rileggendo l’intera “tradizione” fenomenologica da Husserl a Merleau-Ponty e concentrando la propria attenzione sulla capacità della nostra coscienza di progettare l’esistenza attraverso la “gestione” dell’attività cognitiva e affettiva. Nel suo saggio l’interrogativo sulla natura e sulle forme della motivazione risulta essenziale per giungere ad una più completa comprensione dell’individualità umana e delle sue caratteristiche fondamentali.
La motivazione
Il suo risveglio, il suo sviluppo
Antoine de La Garanderie (1920) è professore onorario dell’Università Cattolica di Parigi dell’Ovest. Filosofo di formazione, ha compiuto studi di biologia e letteratura. Illustre pedagogista, è ideatore del metodo metacognitivo della gestione mentale ed è autore di numerosi saggi. La sua ricerca, ancorata a una solida logica scientifica, è volta a indagare l’eccezionale “appetito cognitivo e affettivo” dell’uomo che garantisce la motivazione di ogni apprendimento e determina la gioia dell’essere attraverso la libertà di un progetto coscientemente costituito.
Giuliano Bergamaschi è professore a contratto di Storia della filosofia presso l’Università di Verona (Corso di laurea per Esperti nei processi formativi). Si occupa delle teorie riguardanti intelletto, volontà, passione e motivazione nell’ambito della filosofia moderna e contemporanea e delle loro implicazioni nelle scienze umane, dalla pedagogia alle scienze neuroaffettive.