Per quindici anni Marlene Dietrich e lo scrittore Alain Bosquet hanno avuto una fitta corrispondenza, senza mai conoscersi pur vivendo entrambi a Parigi. Bosquet ha annotato con scrupolo le confidenze dell’attrice: sono scherzi, riflessioni, scambi di opinioni sulla gloria, sulla solitudine, sul cinema, la musica, le vicende quotidiane. Ne esce un ritratto inedito di Marlene, dove si rivela con sincerità la donna che è dentro l'attrice. Un ritratto intimo, libero dall'alone mitico che circonda le grandi stelle, dove splendore e miserie, franchezza e verità disegnano un singolare profilo.
Marlene Dietrich
Un amore per telefono
Alain Bosquet (pseudonimo di Anatole Bisk) è nato a Odessa nel 1919 e ha trascorso in Belgio tutta la sua infanzia e la sua adolescenza. Di volta in volta giornalista, saggista, polemista, traduttore, poeta e romanziere, egli accoglie nella sua scrittura – soprattutto nei romanzi e nelle poesie – alcuni caratteri del surrealismo, pur mantenendo un certo attaccamento alla tradizione. Bosquet vive e lavora a Parigi.