Sostanza e verità nella filosofia di Leibniz

prefazione di Lugi Perissinotto

Il pensiero di Leibniz – e in particolare la sua metafisica – sono oggetto in questi ultimi anni di un crescente interesse, anche se le ragioni di questa “riscoperta” sembrano derivare da opposte influenze. Da un lato, in Leibniz ritroviamo la stessa vastità di interessi e di temi che è propria delle odierne discipline scientifiche: il suo genio versatile si occupò di metafisica, teologia, logica, matematica, storia, politologia, filosofia morale, filosofia della conoscenza. Per un altro verso, questa estrema molteplicità è caratterizzata da una struttura interna in cui “tutto si tiene”, nell’ambito di una visione unitaria del mondo, quella dell’universo delle monadi. I saggi qui raccolti evidenziano, invece, come la prospettiva leibniziana sia attraversata da tensioni che sembrano sorgere dal tentativo di conciliare teorie e concetti differenti, se non opposti, come necessità e libertà, realismo e nominalismo, metafisica e scienza, individuo e universale.
Il volume raccoglie i contributi di Federico Perelda, Mauro Nobile, Luigi Perissinotto, Daniele Bertacco, Mariangela Priarolo, Annalisa Rossi, Francesco Berto, Matteo Favaretti Camposampiero, Emanuela Scribano.

Federico Perelda (1971) si è laureato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca. Ha ampliato la sua formazione all'estero, presso la Humboldt-Universität di Berlino, con un soggiorno biennale di ricerca, e presso la University of Notre Dame in Indiana (USA). Attualmente è borsista presso l’Università di Padova. I temi classici dell’ontologia e i rapporti di questa con la logica sono al centro dei suoi interessi, teoretici e storici, estesi al dibattito contemporaneo. Ha indagato il pensiero speculativo di Hegel raffrontandolo con la prospettiva analitica del logicismo di Russell. Sul tema ha pubblicato, per i tipi de Il Poligrafo, il saggio Hegel e Russell. Logica e antologia tra moderno e contemporaneo.
 

Luigi Perissinotto (1953) è professore ordinario presso l’Università Ca Foscari di Venezia, dove tiene gli insegnamenti di Filosofia del linguaggio e Filosofia della comunicazione. Membro di numerose società scientifiche, si è interessato principalmente di filosofia del linguaggio, che ha investigato approfondendo i temi del significato e della verità, dal punto di vista sia della filosofia analitica che dell'ermeneutica. È autore di numerosi saggi ed articoli, tra cui, in particolare, alcuni dedicati al pensiero di Leibniz, di Wittgenstein e di Davidson.

 

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