Il Medioevo fu essenzialmente un’epoca di grandi trasformazioni storiche, politiche, spirituali, ma fu anche un’epoca militare, anzi “d’arme”, segnata dall’uso della forza e della violenza come poche altre nella storia, tra continue guerre e combattimenti, duelli e migrazioni di popoli. Le armi furono un simbolo visibile e pervasivo del nuovo “ordine”, che si sostituiva rapidamente alle strutture dell’impero romano in disfacimento e si affermava con le incursioni di Ostrogoti, Sassoni, Vandali, Longobardi e altri “barbari” calati dal nord dell’Europa nei suoi territori. Un’eredità che lascerà tracce significative anche nei secoli successivi e segna radicalmente l’inizio di una nuova fase della storia europea. Questo saggio ricostruisce, con taglio divulgativo e attenzione per i dettagli, la complessa natura della guerra nei secoli di mezzo, soffermandosi in particolare sui diversi aspetti legati all’evoluzione della tecnica bellica e della sua peculiare “ideologia” – tipologia e uso delle armi, battaglie, macchine d’assedio, ma anche lettura di una stratificata mappa di luoghi e di simboli che connotano l’identità più profonda del “Medioevo d’arme”: castelli, fortezze, cinte murarie e poi usanze, stratagemmi, difese attive e passive ecc. – dalla drammatica fase di transizione con l’età antica fino allo snodo decisivo rappresentato dalle Crociate in Terrasanta e dall’epopea leggendaria della cavalleria medievale.
Il Medioevo d’arme
Trattato divulgativo sui castelli, la guerra d’assedio,
l’araldica, la cavalleria e altri argomenti d’arme
Graziano Alù Brugnettini (Roma 1969), divulgatore storico indipendente, appassionato di storia militare e medievale. Dal 2003 tiene seminari e conferenze di Storia medievale presso varie istituzioni e realtà associative culturali. Vive e lavora a Castelfranco Veneto (Treviso).
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