Il percorso teorico di Gianfranco La Grassa ha sviluppato negli anni una progressiva decostruzione e una parziale ricostruzione dell’apparato categoriale marxiano. Due passi in Marx prende spunto proprio dall’esigenza di superare la coltre ideologica che impedisce di comprendere nella loro reale portata i mutamenti sociali di questi anni. Nel testo si analizzano due punti rilevanti della teoria marxiana. Il primo, trattato nel Primo passo, sarebbe quello affetto, secondo i critici, dal determinismo economico che traccia un troppo sommario schizzo dell’evoluzione della società umana. Nel Secondo passo si discute la concezione marxiana del denaro, criticata per il suo sostanzialismo (il valore dello strumento monetario dipenderebbe dal “lavoro incorporato” nella quantità di metallo prezioso, di cui ogni moneta sarebbe rappresentativa). Discutendo queste tesi ottocentesche di Marx, se ne mostra il nocciolo razionale ancora oggi utilizzabile proprio ai fini di un superamento del marxismo, indicandone una possibile “porta di uscita” alla luce dell’esperienza storica del XX secolo. Si esce da quella porta per trovarsi di fronte un nuovo panorama scientifico, da indagare e approfondire in relazione alla nuova epoca che si sta aprendo.
2010, pp. 148
ISBN
978-88-7115-707-8
€ 20,00 € 19,00
Due passi in Marx
Per uscirne infine
Gianfranco La Grassa (1935) ha insegnato Economia nelle Università di Pisa e di Venezia, dopo essersi specializzato a Roma e a Parigi, dove a lungo ha seguito Charles Bettelheim e la scuola althusseriana. Autore di decine di libri e articoli sulla teoria della società capitalistica e le sue implicazioni politiche, ha collaborato a numerose riviste italiane e francesi. Tra i suoi ultimi libri pubblicati si segnalano: Gli strateghi del capitale (Manifestolibri 2006), Finanza e poteri (Manifestolibri 2008), Tutto torna ma diverso (Mimesis 2009).