I granai del re

L’immagazzinamento centralizzato delle derrate
a Creta tra il XV e il XIII secolo a.C.

Nella primavera del 1900 Arthur Evans iniziava gli scavi nel sito cretese di Cnosso, scoprendo un esteso settore di quel complesso edilizio che fu poi identificato con la reggia del mitico re Minosse. I grandi magazzini del palazzo furono tra i primi a tornare alla luce, colmi di decine di grandi recipienti e di migliaia di tavolette redatte in Lineare B, la più antica forma di scrittura della lingua greca.
Nel corso del ventesimo secolo, il ritrovamento di altri complessi monumentali, a Creta e nella Grecia continentale, ha confermato l’importanza del nesso tra contabilità e stoccaggio dei prodotti agricoli, influenzando in misura determinante le teorie sulla nascita e lo sviluppo dello Stato nell’Egeo del secondo millennio a.C. Ripercorrendo la numerosa documentazione archeologica, botanica e filologica disponibile, I granai del re prende in esame l’isola di Creta tra il XV e il XIII secolo a.C., con l’obiettivo di realizzare una nuova sintesi storico-economica, aperta ai contemporanei sviluppi dei centri micenei della Grecia continentale.

Santo Privitera, specializzato alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, ha svolto attività di ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 1999 ha partecipato a varie campagne di scavo a Creta. Ha pubblicato contributi in riviste italiane e straniere, è autore di Case e rituali a Creta nel periodo neopalaziale (Atene 2008) e curatore con F. Camia del recente Obeloi. Contatti, scambi, valori nel Mediterraneo antico. Studi offerti a Nicola Parise (Paestum 2009).

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