Kierkegaard è uno dei pensatori moderni più impegnati nel tentativo di scrutare le possibilità, gli abissi e le speranze dell’esistenza umana. Particolare rilievo assume, nel suo pensiero, la categoria del tragico, sentita come chiave suprema per affrontare, vivere, comprendere l’esistenza con autentica passione. Se non si tiene nel giusto conto tale categoria, si rischia di cadere nel ridicolo, nel gesto delirante di un’immaginaria onnipotenza dell’individuo, oppure nel cinismo feroce.
L’essenza del tragico risulta dalla contraddizione fra la precarietà dell’individuo e il suo bisogno d’infinito: queste due realtà contrapposte sono, per l’uomo, fonte di sofferenza e minaccia.
1998, pp. 248
ISBN
978-88-7115-092-5
€ 16,53 € 15,70
La contraddizione sofferente
La teoria del tragico in Søren Kierkegaard
presentazione di Carmelo Vigna
Bettina Faber ha conseguito i suoi studi di filosofia, teologia e pedagogia alle Università di Bonn, Padova e Colonia. Attualmente, presso l’Università di Colonia, sta svolgendo un dottorato di ricerca attorno al primo idealismo tedesco. Dal 1989 insegna come lettrice all’Università di Venezia. Vive a Padova.