L’“antiquario” veronese Felice Feliciano (1433-1479), spirito anticonformista e bizzarro, ha lasciato testimonianze della sua attività di copista che si distinguono, nel panorama dell’età umanistica, per originalità e per la particolare interpretazione data al senso dell’antico nell’allestimento del libro. Il manoscritto B.P. 1099 della Biblioteca Civica di Padova, solo negli ultimi tempi attribuito con certezza alla mano di Feliciano e già apprezzato per la singolare costruzione della pagina, ma sfuggito a censimenti e ricerche anche recenti, è un libro non comune sotto diversi aspetti e viene presentato, dopo un intervento di restauro, in queste pagine che ne illustrano e ne ripercorrono le vicissitudini storiche.
Il volume raccoglie i contributi di Susy Marcon, bibliotecaria presso la Bibioteca Nazionale Marciana di Venezia, Francesco Piovan, funzionario del Centro per la storia dell’Università di Padova, Stefano Zamponi, professore ordinario di paleografia latina all’Università di Firenze.
La maestà della lettera antica
L’Ercole Senofontio di Felice Feliciano
(Padova, Biblioteca Civica, B.P. 1099)
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