Letterature e arti

Incontri e raffronti tra Medioevo e Modernità

Per William Turner pittura e poesia erano arti sorelle, nate da affine capacità immaginativa e pure accomunate dalla stessa attitudine alla comunicazione diretta, senza necessità di intermediari o interpreti nel trasmettere il loro messaggio.
Un rapporto, quello tra letterature e arti, che varia nel tempo e si realizza secondo diverse tipologie, un legame che connette queste due espressioni della creatività in un continuo incontrarsi, parlarsi, ispirarsi a vicenda.
La prospettiva è prevalentemente letteraria, ma basta a rilevare quanto di volta in volta letteratura e arte figurativa possano influenzarsi o integrarsi reciprocamente (come avviene nella tradizione manoscritta miniata medievale), o come possano invece procedere parallelamente con proprie peculiarità espressive ma in grado di interpretare con la stessa efficacia eventi, temi o personaggi (la regalità di Scipione l’Africano, il paesaggio in Turner e in Ossian), fino ad incrociare altre arti (la musica e la fotografia) che evocano e traducono in forme proprie immagini e testi nati in precedenti occasioni, eppure con esse compatibili.
Una varietà di percorsi – testimoniati anche dal ricco apparato iconografico – che portano i singoli soggetti letterari ad assumere altra evidenza in materiali diversi: la pergamena dei manoscritti, le pietre dure che impreziosiscono simbolicamente gli abbigliamenti, il tessuto con cui si producono gli arazzi, i suoni o le scene teatrali, la pellicola fotografica diventano così nuovi linguaggi oltre la parola scritta.

Daniela Goldin Folena, laureata in Storia della lingua italiana all’Università di Padova, ha iniziato la sua carriera universitaria come Lettrice di Italiano al Romanisches Seminar dell’Università di Heidelberg, è stata Visiting Professor alla McGill University di Montreal (Canada), ha insegnato Letteratura latina medievale all’Università di Venezia e poi Filologia medievale e umanistica e Storia del melodramma all’Università di Padova. La sua ricerca e le sue pubblicazioni vertono sulla letteratura mediolatina fino alla produzione latina di Petrarca e di Boccaccio; sulla traduzione dal Medioevo all’Ottocento; sulla librettistica italiana tra Sei e Novecento; sul rapporto tra melodramma italiano e teatro europeo, con particolare riguardo alla drammaturgia di Verdi. Nel 2002 ha vinto il Premio Imola - Le vie della critica per la critica musicale.

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