I tredici saggi che compongono questo libro indagano la relazione con il territorio circostante da parte delle élites di una regione compresa tra la Carniola e l’alto Adriatico, a cavallo tra Sette e Ottocento; considerano al contempo come quegli spazi geografici e sociali fossero colti da personalità straniere che vi soggiornarono per ragioni politico-amministrative o per interessi di studio. Esaminano inoltre come lo sviluppo dei saperi scientifici, economici e tecnici rese possibile, accanto ad uno sfruttamento meramente utilitario delle risorse del territorio, una sua reinterpretazione culturale in quanto “paesaggio”, ovvero in termini di oggetto estetico, sulla falsariga di quella nuova sensibilità che vedeva l’affermarsi in Europa del landscape garden. Il volume focalizza così una pagina della storia culturale europea guardando specificamente al rapporto tra le tre nature: grezza, addomesticata a scopi utilitaristici e plasmata a fini estetici.
Tra paesaggio e territorio
Percezione degli spazi geografici nelle aree slovene e sul litorale adriatico tra Sette e Ottocento
François Bouchard insegna presso l’Università di Tours. Lavora sulla fiaba letteraria italiana (ha curato il volume IV dell’Edizione Nazionale delle Opere di Collodi presso Giunti, 2015), la forma del récit excentrique a cui è dedicato il volume curato con S. Contarini Le scritture umoristiche nell’Ottocento italiano (Cesati, 2022), la letteratura carceraria tra deportazione dei Cisalpini nel biennio 1800-1801 e Risorgimento. Da un decennio svolge ricerche, in collaborazione con P. Farinelli, sulla circolazione dei saperi, anzitutto scientifici e amministrativi, tra regioni slovene e mondo romanzo.
Patrizia Farinelli insegna Letteratura italiana presso l’Università di Lubiana. Tra i suoi oggetti di studio: l’anticlassicismo del tardo ’500. Sul versante moderno si occupa della prosa italiana modernista e postmodernista (Soliloqui e tradimenti, 2017) con particolare riferimento al realismo magico e alle riprese del fantastico. Indaga anche sulle relazioni culturali tra regioni slovene, Italia e Francia nel primo moderno. Ha curato con F. Bouchard il volume Les régions slovènes entre XVIIIe et XIXe siècles : plurilinguisme et transferts culturels (2019).
Indice
- Patrizia Farinelli, François Bouchard, Introduzione
- Ines Babnik, Andrej Bašelj, The Change in the Perception of Cultural and Designed Landscapes in Carniola in the late 18th and early 19th centuries
- Marko Štuhec, «In einer öden von Enten, Raaben und Gayern besuchten steilen Anhöhen steht eine lere burg empor». The Wild Nature and the Cultivated Nature: Franz Anton von Breckerfeld’s Description of Lower Carniola
- Matej Klemenčič, Fülle, Pracht und Kostbarkeit: the Art and Architecture of Ljubljana in the 17th and 18th centuries and its image in art historiography
- Luka Vidmar, Da una strada infangata in Borgogna agli appartamenti del re a Versailles: padre Sigismundus Skerpin in Francia nel 1740
- Massimo Scandola, “Illuminismo etnografico” e studio del territorio. Geografie sull’Adriatico orientale fra 1770 e 1809
- Rotraud von Kulessa, Catriona Seth, Les Morlaques (1788) di Giustiniana Wynne: la Dalmazia tra visione geopolitica e utopia settecentesca
- Wojciech Sajkowski, L’image de la Carniole et de ses habitants dans la perspective des administrateurs français des Provinces illyriennes
- Michael Broers, The Napoleonic Judicial Order in the Slovenian Provinces, 1811-1813
- Jean-Jacques Tatin-Gourier, Les Provinces illyriennes (1809-1813) : les précédents mémoriels d’une historiographie française tardive et géographiquement partielle
- Patrizia Farinelli, Lubiana sottosopra: da un’anonima cronaca in forma epistolare sull’occupazione francese del 1797
- Tanja Žigon, Idee dal mondo romanzo nel settimanale lubianese: «Wochentliches Kundschaftsblatt des Herzogthum Krain» (1775-1776)
- Clément Léger, De la gestion des forêts à la renommée botanique : Jean-Joseph-Jacques Holandre (1778-1857) et ses collectes naturalistes dans les Provinces illyriennes
- François Bouchard, Le Mémoire sur le Proteus Anguinus de Žiga Zois («Magasin encyclopédique», 1807) et l’évolution du discours scientifique relatif au proteus et à son environnement (1768-1822)
- Mémoire sur le Proteus Anguinus par M. le Baron de Zois